Il gusto di fare impresa: seconda tappa

Il Gusto di Fare Impresa

Uno dei momenti della serata “Il gusto di fare impresa”. Da sx la chef Marika Contaldo (Acquolina), Gianluca Scarcella (branch manager Banca Euromobiliare), il sottoscritto e Giancarlo Tommasi (enologo e co-titolare di Tommasi Family Estates)


Venerdì scorso presso la splendida cantina Tommasi in Valpolicella, si è svolta la seconda tappa dell’iniziativa “Il Gusto di Fare Impresa”. Il format è un vero e proprio percorso narrativo esperenziale strutturato in tre atti, dove dopo il benvenuto iniziale e l’introduzione alla serata, i partecipanti iniziano la visita dell’azienda ospitante, per concludere con una degustazione studiata e realizzata ad hoc per trasferire attraverso i sapori la storia dell’impresa nella quale si trovano.

In questo secondo appuntamento la voce narrante non poteva che essere Giancarlo Tommasi, enologo e co-titolare di Tommasi Family Estates, che attraverso le sue autentiche parole e la descrizione appassionata del suo lavoro ha accompagnato una rappresentanza dell’Associazione APIDonne Verona, a conoscere e a vivere l’esperienza legata a una cantina storica del territorio veronese, ma non solo. La testimonianza di Giancarlo Tommasi ha permesso ai presenti di cogliere come si lavora nella loro cantina e soprattutto quali sono i valori trainanti che contraddistinguono Tommasi.

L’interpretazione della storia attraverso il gusto invece, ancora una volta è stata interpretata dal Marika Contaldo, titolare di Acquolina. La chef milanese, ma veneziana di adozione, ha saputo realizzare dei piatti da abbinare ad una selezione dei vini della cantina Tommasi, che lo stesso enologo Giancarlo Tommasi ha trovato straordinari per armonia e ricercatezza.

Alla serata naturalmente oltre al sottoscritto in veste di ideatore del format e in rappresentanza della Perissinotto & Bettini Associati che lo ha prodotto, ha partecipato Gianluca Scarcella, branch manager di Banca Euromobiliare che ha sposato l’iniziativa fin dalla sua prima edizione, l’anno scorso presso la Fornace Seguso Vetri d’Arte nell’isola di Murano.

A questo punto non rimane che aspettare quale sarà la prossima tappa di questo viaggio alla scoperta delle eccellenze imprenditoriali italiane attraverso i sapori.

Trasferire emozioni alla sostanza delle cose

Durante le vacanze ho fatto un pò di letture legate al tema della leadership e ancora una volta mi sono accorto il forte legame esistente tra una narrazione coerente e una leadership credibile.

“La narrazione di un’impresa non può (e non deve) limitarsi alla stesura di buone storie. L’unica efficace narrazione è quella che è in grado di trasferire emozioni alla sostanza delle cose. Senza quest’ultima non può esserci una storia credibile. Tanto meno una leadership credibile”

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Il sociale, l’ambito naturale di applicazione della narrazione

Storytelling e SocialeÈ tempo di pranzi e di cene di Natale. I colleghi, gli amici, il gruppo sportivo e chi più ne ha più ne metta. Anch’io ho partecipato ad uno di questi. Ci sono andato perché tre professionisti nell’ambito della consulenza e della gestione patrimoniale, prima di tutto mettono i valori al centro. Ed è proprio in questo pranzo di Natale che ho avuto il piacere d’incontrare Christian Barzazi e la storia della Fondazione Giovani Leoni.

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The Human Touch

Andrea Bettini, speakerGiovedì scorso ho partecipato al meeting annuale di ETN International, una splendida realtà che si occupa di formazione in mobilità attraverso l’erogazione di servizi formativi per la mobilità (dal viaggio, ai soggiorni studio, a tirocini e workshop) oltre che della progettazione di straordinari percorsi formativi esperenziali, che avevo già avuto il piacere di raccontare sul mio blog di nòva Il Sole 24 Ore. Abbiamo trascorso una bellissima giornata insieme parlando di narrazione d’impresa. È stato un viaggio ricco di emozioni e di tante storie di persone uniche. Complimenti per quello che stanno facendo e soprattutto per come stanno lavorando. Sono una realtà che guarda al futuro, fa innovazione e valorizza il suo capitale più importante, quello umano. The Human Touch. Grazie ad Anna Carla Ronchi e al presidente Luciano Donato Marino per l’invito e vi lascio all’articolo scritto proprio da  Anna Carla subito dopo questa esperienza.

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Perché anche un’impresa ha il suo ikigai

Alcune riflessioni dopo un paio di letture d’ispirazione:

La narrazione d’impresa mette nelle condizioni di riflettere e ritagliarsi i giusti momenti per cercare quelle risposte che possono far sì di crescere in maniera armoniosa. Attraverso la narrazione si danno voce ad almeno quattro delle aree della nostra esistenza: ciò che ami, la passione; ciò che serve al mondo, la missione; ciò che sai fare, la vocazione e ciò per cui sei pagato, la professione.

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Nelle imprese i poli opposti non si attraggono

C’è un tema ricorrente nella narrazione d’impresa. È quello che accade quando si inizia un percorso di messa a fuoco della propria identità, definendo il sistema valoriale e i principi di cultura d’impresa caratterizzanti l’impresa medesima. È in quel preciso istante che si presentano interrogativi sopiti e dubbi rimossi.

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Pronti a raccontare

on the roadAnche alla luce degli ultimi incontri fatti, è tutto pronto per puntare il riflettore sulla bellezza di chi fa impresa oggi. Oggi ho pubblicato all’interno del mio spazio su Nòva Il Sole 24 Ore quello che vuole essere un manifesto o più semplicemente un’anticipazione di ciò che andrò a fare nei prossimi mesi, che non è altro quello di dare continuità a ciò che da più di dodici anni sto già facendo: raccontare le tante belle storie d’impresa di questo nostro Paese.

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Identità e valori

Identità e valori Confartigianato TrevisoQuanto è accaduto nello scorso fine settimana con la Confatigianato Treviso è stato un vero e proprio viaggio. Un viaggio temporale perché si è partiti dai ricordi di cosa è stata questa organizzazione, passando da ciò che è oggi fino a trasportarci in quello che vuole essere. È stato pure un viaggio nelle emozioni, personali e collettive, dei tanti dirigenti presenti in questo percorso formativo. La narrazione è stata la metodologia utilizzata per condividere le tante esperienze vissute e lo strumento per mettere a fuoco ed estrarre i valori di un’associazione che il prossimo anno compierà ben 70 anni. Come al solito è stato uno straordinario viaggio anche per me. Per quello che spero di essere riuscito a trasferire ai partecipanti e per le tante sensazioni che loro stessi mi hanno donato, facendomi sentire parte di uno straordinario gruppo di uomini, ancor prima di unici e capaci artigiani.