La strategia di una narrazione si costruisce a cominciare dall’obiettivo

La settimana scorsa Marzia Tomasin, ghostwriter e digital copywriter, mi ha fatto un’intervista per il suo blog periscritto. Ne è uscita una piacevole chiacchierata e credo anche una serie di spunti che mi fa piacere condividere sul tema della narrazione applicata al mondo delle imprese.

Questo è il link al quale potete trovare l’intervista e vedere il relativo video pubblicato su YouTube. La stessa intervista potete ascoltarla scaricando il podcast via iTunes o Spreaker.

 

 

Compiti per le vacanze

B Corp

Così per arrivare belli pronti alla ripresa del lavoro:

“… i clienti desiderano rapportarsi alla ‪#‎storia‬ che c’è dietro al vostro marchio: vogliono conoscere il tuo scopo nella vita, vogliono sapere ‪#‎perché‬ ti alzi dal letto la mattina e per quale ‪#‎motivo‬ esiste la tua azienda”

(Il manuale delle B Corp – Ryan Honeyman)

La terza via del consumo attraverso lo storytelling

Non è stata solo la sequenzialità a farmi scattare questo pensiero. Sta di fatto che leggendo prima l’articolo a firma di Fabrizio Patti su Linkiesta intitolato “Così i centri commerciali provano a battere l’ecommerce” (leggi qui) e immediatamente dopo “Un chilo e due di esperienze, per favore – Cosa rende felice il consumatore oggi?” pubblicato dalla redazione del blog di FrancoAngeli (leggi qui), ho provato a immaginare cosa potesse legare queste due situazioni.

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