La folle corsa degli innovatori in Calabria: «Siamo in ritardo. Piede sull’acceleratore»

È l’ultimo tratto quello che stiamo percorrendo da Cosenza all’aeroporto di Lamezia Terme. Per la prima volta nell’arco di questo viaggio le nostre parole lasciano posto ai pensieri. È come se volessimo far decantare le emozioni di giornate che ci hanno offerto tanto. Lasciamo che la radio faccia il suo dovere di colonna sonora, mentre una frizzante aria entra dai finestrini semi-aperti. Francesco Rende, con i suoi immancabili occhiali da sole, guida. Io, riavvolgo i nastri di una memoria intrisa di straordinari incontri.

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“Cinguettatelo sui tetti”: così dallo smartphone di Don Dino il Vangelo ha conquistato i social

Il pallone rotola verso la rete. Alcuni ragazzi lo rincorrono. Altri già esultano. Le grida si diffondono per tutto il patronato. Un gruppo di genitori in un angolo dialoga. Un giovane prete dispensa sorrisi. Scene che si ripetono. Ricordi che si materializzano. Pure linguaggi che si evolvono. Nel gergo dei più giovani. Nelle parole dei più grandi. Con essi pure gli strumenti per comunicare. Una ragazza mette un like. Una madre invia un tweet. Un parroco commenta un post. Già un parroco, proprio come quello lasciato al telefono mezz’ora fa. Quello con il quale ho parlato di Gesù. Quello con il quale ho parlato di Vangelo. Di Vangelo ai tempi dei social network però.

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Fare bene le cose e con gioia: così Alessandra insegna ai bimbi di Treviso il futuro

A Treviso c’è un bel sole oggi. C’era ieri. Ci sarà pure domani. È un sole particolare quello che splende qui. Non occorre guardare in alto per vederlo. Lo si trova in alcune persone. Quelle persone, che credono che si possano fare le cose con un po’ più di gioia. Quelle che credono che ognuno abbia delle potenzialità e possa mettersi in gioco. Per sé stessi. Per gli altri. Una di queste persone ha un nome, Alessandra Giraldo e ha una grande energia nel fare e condividere conoscenze ed idee.

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Il firmamento di Paolo: 36mila italiani che dal 2006 hanno deciso di passare al baratto

Risale via Leonardo Da Vinci. Si lascia alle spalle la sua “pizzeria con cucina”, come piace a lui definirla. Ogni tanto butta un occhio verso l’alto, come a controllare che ci siano tutte, quelle stelle appese sopra il cielo di Pesaro. Cammina portando a mano la bicicletta. È il suo modo di rilassarsi e ripensare a com’è andata la sua giornata. Giornata che non è ancora terminata per Paolo Severi. Una volta giunto a casa accende il computer e controlla che tutto proceda bene nella sua community.

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Un videogame è meglio di 100 farmaci

È un giorno come molti altri o almeno così sembra. Le prime luci nelle case si accendono. Qualcuno si appresta per una colazione. Qualcun altro, è già sull’uscio della porta pronto ad uscire. È una nuova alba nella provincia bergamasca. Come tale, il motore del “fare” dei suoi abitanti è già ben avviato e pronto a produrre nuovi prodotti per soddisfare stimolati desideri.

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E’ italiana la tavola da surf perfetta e sta per conquistare la California

Mentre ripenso alla nostra chiacchierata, me lo immagino lì, dritto in piedi, con lo sguardo verso il mare e il vento che gli aggiusta alla sua maniera i capelli. Chiudendo gli occhi riesco ad associare anche una musica a questa visione. È un fischio. È Jack Johnson con “I Got You”. Non potrebbe essere diversamente, di affinità con lui ce ne sono. Più ripercorro quanto mi ha detto, più mi pervade uno stato di naturale serenità. Sarà merito delle sue parole. Sarà merito della sua storia.

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20 righe per raccontarvi un’idea geniale

Se fossi bravo dovrei raccontarvi la loro storia in venti righe. Così, proprio come il nome della loro start up 20lines. So già però che l’entusiasmo nel descrivere le gesta di questi ragazzi mi farà andare oltre. Gli ingredienti per un buon romanzo ci sono tutti. Quattro intraprendenti protagonisti. Una buona idea. Un’ottima esecuzione. Ma cerchiamo di andare per ordine.

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Se la forza di un’idea riesce a rendere il legno morbido come la pelle

Anche il tono della voce dà ulteriore consistenza alle sue parole. Non che ne abbia bisogno, ma quella combinazione di entusiasmo e determinazione sottolinea una maturità anche maggiore dei suoi ventotto anni. In effetti, tutta la sua storia è pregna di questa energia, indirizzata alla costruzione di idee che trovano sostanza nella loro realizzazione.

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