E se scrivessimo un pezzo di storia insieme?

Qualche settimana fa ho incontrato i fratelli Karl e Franz Lobis. Ne è uscito un racconto per Storie da Vivere che mi fa piacere condividere. Questo è l’incipit:

Anche la matematica può presentare delle imperfezioni. Questo può accadere quando viene applicata all’essere umano. È così che una semplice addizione come 1 + 1 può dare risultati inaspettati.

Provate a mettere insieme due fratelli. Caratteri diversi, capacità differenti e pure anagraficamente (anche se di poco) disuguali. Dalla loro unione non esce quel fatidico 2, ma un numero infinito dato dalla capacità di condividere un sogno“.

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Perché le storie partono dalle persone

Ieri è andata online la prima storia per la piattaforma di storytelling online Storie da vivere. È l’inizio della collaborazione con l’Agenzia Alto Adige Marketing SMG. Un progetto editoriale importante quello che stanno portando avanti al quale sarà un piacere collaborare. Il primo racconto parte da un incontro. C’è una persona al centro e non poteva essere differentemente. Perché le storie partono proprio da lì. Vi lascio alla lettura e alla scoperta di Tamara Lunger, un’alpinista che ha fatto del suo amore per la montagna il suo stile di vita.

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Nuove storie su OVSTALKS

Ieri sono state pubblicate quattro nuove storie su OVSTALKS. Se dovessimo tracciare una linea per unire questi ritratti forse emergerebbe la scritta “futuro”. Un futuro caratterizzato da un’innovazione applicata, dove ciò che sembra impossibile si trasforma in realtà, perché come dice uno dei protagonisti di queste storie, Riccardo Luna, “se vuoi lo puoi fare“.   C’è chi questa innovazione la sta già sperimentando nel suo ambito lavorativo, la musica, come Alessio Bertallot e c’è pure chi ne fa una colonna sonora attraverso il suo basso, perché quando sei il più grande bassista dopo il Big Bang non puoi fare altro (vero Saturnino?). Infine vista la prossimità con le vacanze estive, c’è pure chi intraprende viaggi straordinari in sella ad una Vespa 50 Special, battezzata il Generale Lee: Giorgio Serafino e Giuliana Foresi. Insomma un nuovo numero di OVSTALKS, tutto da leggere, vedere e pure ascoltare.

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OVSTALKS #2

È online il secondo numero di OVSTALKS, il magazine online dedicato alle storie al quale ho il piacere di collaborare. In questa seconda uscita si incrociano ritratti di persone apparentemente molto diverse tra loro, ma alla fine accomunate da un profondo senso di sfida, di andare oltre, di non fermarsi di fronte alle certezze per continuare nel loro percorso evolutivo.

Così a fianco del grande Alex Bellini, l’avventuriero che sta programmando la sua sopravvivenza sopra un iceberg, c’è un direttore d’orchestra come Matthieu Mantanus che vuole ribaltare il rituale del concerto classico attraverso un approccio più umano e moderno. Ma c’è pure il talento di Lorenzo Cogo, il più giovane chef stellato d’Italia e la sua sfida imprenditoriale di rendere accessibile la cucina di qualità. La video-intervista al fotografo Roberto Masotti invece da uno spaccato di come il linguaggio fotografico applicato alle arti performative abbia continuo bisogno di confronto e nuove modalità di espressione. Infine Michele Foresta, più conosciuto come Mr. Forest o Mago Forest, perché se far ridere le persone non è una sfida, poco ci manca, soprattutto per un’artista curioso che vuole continuare a sperimentare nuove strade della comicità.

 

Buone storie su OVSTALKS.

OVSTALKS una nuova piattaforma di storie

OVSTALKS

È online una nuova piattaforma dedicata alle ‪storie‬ alla quale ho il piacere di collaborare. Si chiama ‪OVSTALKS‬ e ogni mese andrà a raccontare storie di persone differenti tra loro, ma tutte accomunate da un qualcosa di “speciale”. È un concept che ha ideato Heads Collective per OVS e fa parte di un progetto digitale più ampio denominato ‪#‎OVSJOURNEY‬. Detto questo non vi rimane che andare a scoprire i primi quattro ritratti di… OVSTALKS

Perché ci vuole curiosità, passione, condivisione, determinazione e una sfida da affrontare

Curiosità. Passione. Condivisione. Determinazione. Sfida. La storia di Francesco Stabilito potrebbe essere sintetizzata in questi cinque punti. È questa la sua Top5 degli elementi che caratterizzano in questo momento la sua vita. Già Top5 perché è proprio su queste classifiche che Francesco sta dedicando tutte le sue energie mentali.Curiosità. Passione. Condivisione. Determinazione. Sfida. La storia di Francesco Stabilito potrebbe essere sintetizzata in questi cinque punti. È questa la sua Top5 degli elementi che caratterizzano in questo momento la sua vita. Già Top5 perché è proprio su queste classifiche che Francesco sta dedicando tutte le sue energie mentali.

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Da Verona al campus di Google per sviluppare app per bambini

«Sai poco distante da me c’è un gruppo che sta lavorano al progetto di un telefono modulare (Project Ara). Dieci metri più in là stanno sviluppano un tablet che crea un modello 3D del mondo in cui viviamo (Project Tango) e di fronte a me altre persone stanno studiando l’interazione tra i computer e gli oggetti che indosseremo». È chiaro che si tratta di un sogno. Forse lo è meno il sapere che questo sogno qualcuno lo sta realmente vivendo. Le parole sopraccitate non sono il racconto mattutino, di chimere notturne, esposto da un amico appena svegliatosi. Ma sono la descrizione di ciò che Luca Prasso vede in una delle sue pause pranzo mentre è il collegamento con me via Skype. Luca si trova negli States. Non è però in uno degli studios di Hollywood. È a Mountain View e per la precisione nel Campus di Google.«Sai poco distante da me c’è un gruppo che sta lavorano al progetto di un telefono modulare (Project Ara). Dieci metri più in là stanno sviluppano un tablet che crea un modello 3D del mondo in cui viviamo (Project Tango) e di fronte a me altre persone stanno studiando l’interazione tra i computer e gli oggetti che indosseremo». È chiaro che si tratta di un sogno. Forse lo è meno il sapere che questo sogno qualcuno lo sta realmente vivendo. Le parole sopraccitate non sono il racconto mattutino, di chimere notturne, esposto da un amico appena svegliatosi. Ma sono la descrizione di ciò che Luca Prasso vede in una delle sue pause pranzo mentre è il collegamento con me via Skype. Luca si trova negli States. Non è però in uno degli studios di Hollywood. È a Mountain View e per la precisione nel Campus di Google.

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