Perché ogni prodotto ha una sua storia

Momento del dialogo Lanerossi con Marta Marin ed Ennio Santagiuliana

Quello scorso è stato un weekend all’insegna del design. Meglio ancora è stato un viaggio emozionale alla scoperta di cosa c’è dietro a questo mondo. L’occasione è stata promossa da L’Ambiente che ogni anno in concomitanza con la Cortina Fashion Weekend organizza una serie di appuntamenti dedicati al tema. Quest’anno insieme al mio studio Perissinotto & Bettini Associati ho avuto il piacere di moderare due incontri particolarmente piacevoli. La prima serata il dialogo tra Massimo Castagna, art director di HENGE e Kicco Bestetti, storico consulente di Paola Lenti è andato alle origini di questo lavoro: la passione che c’è nell’ideare, progettare e realizzare prodotti pensati per arredare luoghi vitali per le persone.
Nella seconda serata invece i riflettori sono stati puntati addosso a un brand come Lanerossi che di storia ne ha, tanto da poterlo considerare a tutti gli effetti un’icona e non solo dal punto di vista del design e il dialogo con Ennio Santagiuliana e Marta Perin che hanno raccontato del progetto thermocoperta Lanerossi.

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È sempre una questione di identità

È sempre una questione di identità. È sempre una questione di costruire il proprio futuro, guardando da dove si è partiti. È un processo, evolutivo e nello stesso tempo di ricostruzione dell’anima. Che ogni individuo ha. Che ogni impresa ha. Quella che vi sto per raccontare è un po’ un esempio di quella che potremmo definire genetica di un brand.

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