Perché anche l’architetto deve saper raccontarsi

Sono un architetto mancato.
Durante l’università passavo ore su interminabili volumi di economia mentre i miei compagni di appartamento che avevano intrapreso lo IUAV li vedevo entusiasti nel fare esami di progettazione in gruppo.
Il prossimo 20 giugno sarò a dialogare con molti di loro. Sarà un tuffo nel passato. Sarà un balzo verso il futuro, per vedere come è cambiata la loro professione. Da Architetto a Arch(Imprenditore) e ancora una volta ci sarà il tema della narrazione personale e professionale per migliorare e migliorarsi.

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E se scrivessimo un pezzo di storia insieme?

Qualche settimana fa ho incontrato i fratelli Karl e Franz Lobis. Ne è uscito un racconto per Storie da Vivere che mi fa piacere condividere. Questo è l’incipit:

Anche la matematica può presentare delle imperfezioni. Questo può accadere quando viene applicata all’essere umano. È così che una semplice addizione come 1 + 1 può dare risultati inaspettati.

Provate a mettere insieme due fratelli. Caratteri diversi, capacità differenti e pure anagraficamente (anche se di poco) disuguali. Dalla loro unione non esce quel fatidico 2, ma un numero infinito dato dalla capacità di condividere un sogno“.

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10th Anniversary MBA Imprenditori

10th Anniversary MBA Imprenditori CUOAIl 12 novembre avrò il piacere di partecipare al 10th Anniversary MBA Imprenditori del CUOA. Sarà una giornata molto intensa tra testimonianze ed esperienze sul mondo dell’impresa di oggi e quella di domani. Tra le diverse sessioni ce ne sarà una dedicata proprio allo storytelling, nella quale spiegherò perché anche le piccole e medie aziende devono adottare questa metodologia per apportare un miglioramento al loro modo di fare impresa.

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3 buoni motivi per i quali la Pubblica Amministrazione dovrebbe adottare lo Storytelling

Sì ma io che lavoro in un ufficio pubblico come potrei applicare lo storytelling?


La domanda arrivava da un giovane dirigente, posizionato all’angolo destro della seconda fila di quel piccolo auditorium. Giungeva dopo un mio intervento mirato a raccontare che non dovevano essere solo le grandi imprese ad utilizzare la metodologia del Corporate Storytelling, ma anche realtà meno strutturate e sicuramente dai budget in Comunicazione (qualora ci fossero stati) molto più contenuti.

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Girare pagina per raccontare un nuovo capitolo d’impresa

Di fronte al cambiamento c’è solo una cosa da fare: cambiare. Il temporeggiare non aiuta. L’innalzare barriere non è contemplato. Questi atteggiamenti mal funzionano nelle relazioni personali, figuriamoci se stiamo parlando di un’impresa. L’attuale scenario professionale è costellato di situazioni dove quotidianamente si è sollecitati a modificare paradigmi aziendali non più consoni a ciò che ci circonda. Ancora una volta il Corporate Storytelling può essere da supporto a processi di rinnovamento. Come? Le modalità possono essere differenti. Il percorso intrapreso da Anna può essere una di queste.

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