Alta Via Camp: si parte!

Alta Via Camp

Ci siamo! Venerdì parte Alta Via Camp, il percorso di formazione professionale (e personale) ideato da Strategike.
Il gruppo di lavoro costituitosi è ben assortito. Tutti ci hanno chiesto cosa mettere nello zaino per affrontare questo “viaggio”. Abbiamo detto loro due semplici cose. La prima di svuotarlo completamente (in particolar modo non lasciare tracce di certezze, stereotipi, paure e credenze). La seconda di riempirlo dei seguenti elementi:
1. entusiasmo
2. curiosità
3. voglia di crescere
4. spirito di condivisione
5. attitudine al cambiamento

Perché anche l’architetto deve saper raccontarsi

Sono un architetto mancato.
Durante l’università passavo ore su interminabili volumi di economia mentre i miei compagni di appartamento che avevano intrapreso lo IUAV li vedevo entusiasti nel fare esami di progettazione in gruppo.
Il prossimo 20 giugno sarò a dialogare con molti di loro. Sarà un tuffo nel passato. Sarà un balzo verso il futuro, per vedere come è cambiata la loro professione. Da Architetto a Arch(Imprenditore) e ancora una volta ci sarà il tema della narrazione personale e professionale per migliorare e migliorarsi.

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Il racconto può rendere felici?

Un’impresa non è l’atto costitutivo iscritto ad un registro, ma l’espressione vivente di un modo d’intendere la vita all’interno per tutti i suoi collaboratori e all’esterno, come riferimento territoriale e sociale di una comunità. È nel momento stesso che si adotta una metodologia narrativa in ambito risorse umane che si innesca un meccanismo virtuoso di non ritorno.

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Personal Storytelling

“Mi raccomando lei deve essere come una spugna… osservi, chieda, impari e non smetta mai di essere curioso”. Era il 1998 e questa frase ancora oggi rappresenta per me un chiaro messaggio. A rivolgermela era stata l’allora responsabile dell’ufficio stage della Camera di Commercio di Verona, alla presenza di colui che sarebbe stato il mio tutor prima, il mio primo datore di lavoro immediatamente dopo, un grande amico per sempre.

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Un portatore sano di storie positive

Era il 1998 e, per chi voleva lavorare nella comunicazione, l’unica cosa da fare era trasferirsi a Milano. A meno che… La vita di Andrea Bettini è costellata di “a meno che”, ovvero di percorsi predefiniti che, all’ultimo momento, subiscono una deviazione. Ed è stato a forza di incamminarsi lungo le strade meno battute che Bettini è riuscito a costruirsi una solida carriera in questo mondo, nel quale oggi è conosciuto come uno tra i precursori dello storytelling…

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